00 18/12/2011 17:59
Innanzi tutto un grazie all'amministratore Painter per aver creato quest'area di discussione. Il nuovo film del maestro Cronenberg, "A dangerous method", è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia quest'anno, ed è uscito nelle sale italiane il 30 Settembre. La stampa italiana ha accolto il film tiepidamente, mentre ben altra (positiva) accoglienza gli è stata riservata dalla stampa d'oltreoceano. Gli oggetti di polemica sono stati due: una Knightley a detta di molti "eccessiva" e in "overacting" soprattutto nella prima parte della pellicola, e un Cronenberg "spento" e "poco incisivo" rispetto a come ci aveva abituati. Molti l'hanno trovato eccessivamente rigido e freddo, altri addirittura noioso perché troppo pieno di dialoghi (ma Cronenberg non è per tutti!). A me è piaciuto, perché l'ho trovato un film elegante e, checchè se ne dica, con performance di alto livello da parte degli attori. Stimo Cronenberg e la sua concezione di cinema, così come ho sempre apprezzato Freud e il suo pensiero. Mi è piaciuto perché mi piacciono i film che, uscito dal cinema, mi spingano a riflettere e mi stimolino ad approfondire l'argomento. Amo i film fatti bene e non lasciati al caso, e Cronenberg è uno di quei registi che non fa un film tanto per farlo. Di certo non l'ho amato come un Videodrome o un eXistenZ, ma per me rimane un film ottimo: ci fossero più film come questo e meno cinepanettoni e commercialate varie! Vorrei dire di più ma mi fermo qui ovviamente, non vorrei annoiarvi.
Voi cosa ne pensate?
[Modificato da Max.984 18/12/2011 18:01]