Le interviste a Cronenberg

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|Painter|
00sabato 29 dicembre 2012 12:52

M. BUTTERFLY
LE INTERVISTE A CRONENBERG



Sesso con Dave
David Cronenberg parla di M. Butterfly


[...] “Mi piaceva la sceneggiatura ancor più che l'opera teatrale”, racconta Cronenberg. “Hwang non era risentito perché era aperto a creare qualcosa di nuovo, non ripetere sempre lo stesso copione. L'opera è didattica, molto schematica. Si focalizzava su concetti politici ma, a me, non era questo che mi interessava della storia.”
Cronenberg è stato impressionato dalla conclusione che, nonostante la politica, il parodismo, il cambio di sesso, arrivava come un pugno emotivo. Ha ipotizzato che un approccio meno ironico e più viscerale poteva conservare quella potenza esplorando un nuovo terreno.
“L'ho vista come la storia di due persone che compongono l'opera della loro vita. Non solo creano il loro romanticismo, creano la loro versione della Cina e persino la loro sessualità. La sessualità è un'invenzione, è qualcosa di creativo. Già da tempo ci siamo separati da qualsiasi imperativo biologico, a cui eravamo legati da migliaia di anni. Questa storia è una versione estrema di questo inventare, ma l'estrema illumina la versione ordinaria di ciascuno di noi.
Questa auto-invenzione, dice Cronenberg, si applica anche alla politica. Il diplomatico intrattiene relazioni tra Francia e Cina sulla base della relazione con una donna che non è nemmeno una donna. Lo spettatore può anche vedere dall'alto l'auto-inganno del diplomatico ma l'ironia è che la visione dell'Oriente da parte degli occhi dell'Occidente riflette la stessa delusione. […]
“Mi sono sempre sorpreso del fatto che la gente reputi importanti gli effetti speciali nei miei film”, dice Cronenberg. “Onestamente non me ne importa niente. Per me, M. Butterfly tematicamente si collega in modo molto naturale con i miei altri film. John è la mia creatura.”
John è John Lone […]. Prima di sceglierlo come controparte femminile a Jeremy Irons, Cronenberg ha fatto il provino a 60 attori.
“La differenza”, dice Cronenberg, “tra un'opera teatrale e un film è il primo piano. Ho incontrato B.D. Wong (l'attore che sul palco interpretava il ruolo di Song Liling) ed è un uomo adorabile, ma come donna è davvero brutta. Non sarebbe mai stato convincente in un primo piano.” Dopo aver considerato l'idea di un “perfetto transessuale” e di due gemelli – maschio e femmina che si alternano nell'interpretare Song - Cronenberg ha compreso che doveva “trovare una creatura che potesse essere tutte le cose insieme”.
Ha risolto il puzzle liberando il personaggio dal suo sesso. “Ecco cosa fa detonare il potenziale del film”, dice. “Il sesso medico diventa irrilevante.”
Denis Seguin, Eye Magazine 1993



***

Le tue opere precedenti sembrano focalizzarsi sulla tecnologia. M. Butterfly è diverso.
Cronenberg:
Sì, ma per me la tecnologia è espressione di volontà, invenzione umana, creatività, e in questo senso non c'è una vera differenza con ciò che avviene in M. Butterfly. Penso che M. Butterfly sia solo una versione più sottile, alternativa ed austera di alcune delle altre cose, perché ci sono due persone che creano l'opera della loro vita insieme – creano anche la loro stessa sessualità. Ma non lo fanno chirurgicamente, diciamo nel modo in cui avrei potuto mostrarlo in uno dei miei primi film. Lo fanno grazie alla forza della loro immaginazione e della loro disillusione. Quindi, in un certo senso, M. Butterfly è collegato a tutti gli altri film. È un approccio diverso, da un angolo decisamente diverso, agli stessi temi. Dal punto di vista tematico lo sento molto in linea.
estratto dall'intervista di Lukas Barr, KGB Magazine 1995



***

C'è una scena in questo film dove un uomo cattura una libellula e la dà a Irons, scena che riassume il film secondo me e, allo stesso tempo, coglie qualcosa di diverso della Cina.
Cronenberg:
Quella scena la scrissi io per il film, non era nella sceneggiatura di Hwang. Vidi queste libellule – assistei alla stessa scena a Bejing quindi la colsi, gran parte del fare i film avviene così. Viene mostrato un contesto positivo per un insetto. Non li ho mai visti proprio come delle cose minacciose e oscure nonostante la gente li apprezza nei miei film per quelle caratteristiche, e qui la libellula rappresenta una sorta di bellezza, di delicatezza.

Il Mandarino, non tradotto in quella scena, suggerisce che Irons è la libellula che sta per essere mangiata dall'uccellino prima che riesca a volare.
Sì, e inoltre rappresenta un tipo di esotismo per il quale il protagonista è attratto, l'esotismo della Cina, qualcosa che lui sta costruendo. E con il suo partner costruiscono una falsa versione della Cina allo scopo di vivere una storia d'amore – e qui hai il momento più dolce di magica scoperta, che coincide, immagino, con il mio stesso momento di magica scoperta quando vidi quelle bellissime libellule emergere dall'acqua.

Quella scena non fu girata in Cina, vero?
No, molte delle riprese in primo piano vennero girate a Toronto perché il periodo di nascita delle libellule era finito e quindi non potevamo riprodurla, girammo perciò i primi piani a Toronto. E' bello che tu abbia nominato questa scena – questo film ne ha subite di tutti i colori in America specialmente contro The Crying Game, la gente lo riteneva un Crying Game cinese che non funzionava molto, e cose così. Io ho continuato a spiegare che ho ricevuto lettere dagli spettatori cinesi che lo hanno apprezzato molto, ma non credo che la gente mi credesse. Mi ha consolato il vero protagonista della storia del film, Bernard Bouriscot, che adorava il film – pianse tutto il tempo. […] [Il personaggio] indubbiamente ha qualcosa a che fare con qualcuno che è attivamente coinvolto a creare una realtà alternativa per se stesso, sia attraverso la tecnologia che la memoria, come in Spider, o attraverso qualche cultura inventata come il personaggio di Bouriscot. Quindi credo che inserire un personaggio con questa attitudine significa discutere la natura della realtà e i modi con cui gli umani creano realtà per se stessi.
Walter Chaw, filmfreakcentral.net 2003
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