Alcuni diverbi su "Crash"

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|Painter|
00mercoledì 14 gennaio 2009 12:39

Di seguito un breve aneddoto risalente al 2005, che vede protagonisti Cronenberg e il Crash di Paul Haggis.
Successivamente un ampio articolo, pubblicato su ballardian.com, a proposito diverbi che il film fece scaturire alla sua uscita nel 1996 e altri “gossip” più recenti sempre legati alle provocazioni per cui Crash fa parlare ancora di sé.


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Quando Paul Haggis vinse l’Oscar per Miglior Film nel 2005 per un film intitolato Crash, e tra le nominations c’era anche A History of Violence (che non si portò a casa nulla), David Cronenberg s’infuriò accusando Haggis di “stupidità funzionale” per aver rubato il titolo del suo adattamento di Ballard del 1996.
“Ho pensato che fosse veramente irrispettoso, non solo verso di me, ma verso J.G. Ballard che scrisse il libro Crash nel 1973, e che è molto famoso. In Francia si sono rifiutati di lasciare il titolo Crash per via della loro reverenza verso il libro e per il mio film. Lo hanno chiamato Collision. Penso che le loro motivazioni, che non potessero dargli un altro titolo, siano piuttosto false. Non so come avrei reagito se avessi incontrato Paul Haggins. È un canadese pure lui. Sai, in fondo siamo persone pacifiche.”
“Funzionalmente è stupido. Quando ci saranno entrambi sullo scaffale dvd, ci sarà confusione.”
“L’ultima cosa che una persona creativa vuole fare è litigare, perché è anti-creativo.”
Tuttavia lo stesso Cronenberg, con Crash, girò un remake di un film dal medesimo titolo, perché il romanzo di Ballard era già stato il soggetto di un cortometraggio del 1971 del regista Harley Cokeliss.
Matt – davidcronenberg.tk
Fonte: ballardian.com



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Strano: Rosanna Arquette e Crash fanno ancora discutere. Questo film, la storia di Ballard, continua a mostrare la sua potenza psicologica.
Prima di tutto Maxim Magazine ha consacrato la scena dove Spader/Ballard si fa la gamba di Rosanna al secondo posto tra le Peggiori Scene d’Amore di tutti i tempi.
“Senza badare a quanto disgustose fossero le precedenti coppie, al massimo coinvolte nell’usare i normali orifizi umani. In Crash (film di David Cronenberg sul feticismo degli incidenti stradali[...]), abbiamo l’infelice idea del pene di Spader e uno squarcio nella gamba della Arquette. Spiacente, anche noi abbiamo dei limiti.”
[…] Un altro dettaglio bizzarro è che nella loro citazione del film, quelli di Maxim hanno escluso il seno e la vagina di Rosanna. Dobbiamo quindi dedurne che la “normale” sessualità femminile è anche più disgustosa per queste persone? Avranno una vita sessuale? O semplicemente odiano le donne? Che messaggio caotico, confuso e distorto quello che mandano.
E poi, incredibilmente, Heather Mills:
“L’ex moglie di Paul McCartney, Heather Mills, si è detta disgustata dalla nuova fidanzata di lui, Rosanna Arquette, per colpa del ruolo controverso nel film Crash. L’ex modella – che perse una gamba in un incidente motociclistico nel 1993 – è schifata dal ruolo interpretato dalla Arquette di una donna disabile che prova piaceri sessuali grazie a incidenti stradali, nel film diretto da David Cronenberg. Questo presunto attacco è arrivato dopo la notizia della possibile storia tra l’ex Beatles e la star hollywoodiana nel novembre 2007. Un amico stretto dice: 'Quando Heather ha visto la nuova ragazza di Paul sullo schermo è stata disgustata dal torto che le aveva fatto. Il personaggio di Rosanna si eccita con gli incidenti. Heather ci ha detto che lo trovava riprovevole'. La Mills e McCartney, che hanno una figlia di 4 anni, Beatrice, sono alle prese con una feroce battaglia di divorzio.”
Dobbiamo dedurne che Heather vuole che gli amputati e le vittime degli incidenti vivano una vita casta, segregata dalla “normale” società? Non si può. Paul non deve averla vista così se pensava di poter vivere allegramente con una vittima di incidente.
Emily, che mi ha raccontato il fatto, ha detto che “Crash ha ancora il potere di shockare”, e certamente lo ha, e così pure il Beatles Paul. […]

Ecco un riassunto dei martellanti parossismi che Crash generò nel 1996 quando uscì. Alexander Walker fu uno dei critici più influenti che li fomentò; Christopher Tookey fu un altro. Questa è la sua ultima risposta dopo che aveva richiesto il divieto ai minori di 18 anni.

«Un vantaggio di essere un giornalista di libera professione che scrive sul Daily Mail è che c’è sempre una chance di divenire una figura di sinistra odiata. Lo scorso mese è successo a me. Sono stato denunciato da Guardian, Observer e Time Out. Critici che generalmente mi sono amici mi hanno accusato di essere “molto, molto, molto, molto cattivo” (Ann Billson, Sunday Telegraph) o di essermi autonominato “guardiano morale della nazione” (Alan Frank, Daily Star).

Probabilmente la reazione più bizzarra fu un reclamo alla Commissione Reclami Stampa da parte di un docente di studi sui media secondo cui avevo pregiudizi nei confronti delle persone che fanno sesso. Ora, sono stato direttore di un programma sui disabili della ATV chiamato Link, e abbiamo trattato l’argomento parecchie volte, solitamente in situazioni presentate da disabili.
Ho puntualmente rassicurato la commissione che ciò che avevo avuto da ridire su Crash non era a proposito di persone disabili che fanno sesso, non di persone abili che possano aver interesse a fare sesso con disabili, ma a proposito del tentativo dei film-makers ti erotizzare le mutilazioni e feticizzare protesi ortopediche.

Qualunque azione, o non-azione, la BBFC intraprenda per Crash, il mio giudizio rimane che il film di David Cronenberg potrebbe avere un “effetto imitazione” verso pochi individui instabili in particolar modo se verrà distribuito in video, dove potrebbe essere studiato ossessivamente. I feticismi di Cronenberg sono armi letali ma non del tipo pistole, che non sono distribuite al pubblico britannico, bensì auto. Furti, corse su auto rubate e guide spericolate da parte dei giovani sono già problemi sociali. La reputazione di Cronenberg tra i giovani è quella di un culto, regista di “shock horror” che sfida sempre più i giovani a guardare i suoi film piuttosto che un noioso film d’essai.
Crash potrebbe anche avere effetti più a lungotermine sull’erotismo sadomaso e sul feticismo ortopedico per persone precedentemente ignare di potersi eccitare di fronte a mutilazioni. Portare Crash al divieto ai minori dovrebbe essere il monito per futuri film dannosi e commerciali.»

‘Feticismo delle protesi ortopediche’? Come i sandali del dr. Scholls, per esempio? Davvero questa è difficile da prendere seriamente.
Dunque cosa penserà Tookey di Hotel e Wolf Creek allora? Sicuramente dieci anni dopo, nell’era del “torture porn”, non può non sentirsi nello stesso modo? Certo, non può… dopo una moda. Confrontiamo la recente intervista riguardo Eastern Promises di Cronenberg:

«Tanta brutalità è difficile da vedere, ma è più vera di gran parte della violenza del grande schermo, e non ha l’irriverenza che umilia Eli Roth, Tarantino e altri fornitori di “torture porn”. L’intenzione di Cronenberg probabilmente non è né moralistica né umanistica (sembra esserci qualcosa riguardo sangue e brutalità che lui trova eroticamente stimolante) ma l’effetto di Eastern Promises è indubbiamente di portare in casa l’indecenza della violenza. E questo è morale, umanistico e responsabile, sia che il regista lo volesse o no.»

Si, l’abbiamo indovinato, Tookey ha trovato altre vittime da colpire. Così, pur continuando a lesinare a Cronenberg il valore artistico che il regista merita, Tookey – come un granchio che fa due passi avanti e dieci di lato – molto leggermente ammette, lottando con tutti i suoi poteri contro la sua natura, che c’è qualcosa di più che il mero “shock horror” in Cronenberg. A proposito di trovare “sangue e brutalità” eroticamente stimolanti, vorrei dirigere l’attenzione di Tookey all’affascinante Dead Girls Fashion Parade e ai modelli “state-brutalised” di Steven Meisel. E a quei video di decapitazioni diffusi così violentemente in tutta Internet.
Questo è il mondo dove viviamo. Ci stiamo vivendo da molto, molto tempo. Tookey fa una prima buona mossa nel riconoscere la “verità” della violenza nello stile cronenberghiano. Ora deve compiere il passo finale: riconoscere l’elemento erotico che sembra trovare così riprovevole nelle sue declamazioni su Crash e Eastern Promises.
E dare quel messaggio che è lo scopo dello stesso Cronenberg:
“Posso immaginare che qualcuno possa non riconoscere l’elemento erotico [in Eastern Promises], ma per me è davvero ovvio. Vorrei essere il primo a dichiarare di vedere la connessione tra sesso e violenza, ma va avanti da circa 5000 anni. Sto soltanto riconoscendo cose che sono apparentemente ovvie per me. Adesso siamo in un mondo bizzarro con Internet, dove possiamo vedere porno con torture ogni minuto del giorno e della notte confortevolmente a casa nostra – spesso grazie a musulmani estremisti. Sono sicuro che sarebbero abbastanza sconvolti di pensare che io vedo erotismo omosessuale nelle loro decapitazioni ecosì via, ma lo vedo, e molto chiaramente. E mi fa diventare pazzo il fatto che sono così sicuri e giusti su ciò che fanno, perché io lo vedo come un vero atto di perversione complessa. La decapitazione che ho visto è stato come un’orgia omosessuale, davvero. Malgrado cantilene religiose e barbe, è molto evidente per me.”
Simon Sellars, ballardian.com (traduzione: Matt)
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